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“I musicisti sono quasi tutti maschi”: Annalisa parla della disparità di genere nel mondo della musica

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Annalisa è da poco convolata a nozze in gran segreto il suo fidanzato Francesco Muglia e ha deciso di aprirsi in merito a ciò a Vanity Fair rilasciando un’intervista. Oltre alla sua carriera, alla sua infanzia e il suo amore affronta anche temi attuali che la riguardano da vicino. Infatti, afferma che nel mondo della musica il sessismo c’è, la disparità di genere si fa sentire specialmente nei ruoli che vengono definiti più propriamente per uomini e per donne. Cantante invidiata da molti è oggetto anche di critiche alle volte da parte di haters sui social che non perdono occasione per pubblicare qualche commento sessista anche sotto i suoi post.
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post Instagram @naliannalisa

Prima donna in classifica dopo tre anni

Tra i vari meriti di Annalisa ce n’è uno recente e invidiabile, infatti la cantante è riuscita a scalare la vetta delle classifiche musicali in Italia, ed è stata la prima donna a farlo dopo ben tre anni. Uno dei problemi che vengono spesso affrontati è anche la mancanza di nomi femminili nelle classifiche italiane o ai vertici delle stesse. La maggior parte infatti sono posizione occupate da uomini.

E’ anche vero che in questo caso è difficile determinare se ciò sia legato ad un fattore sessista, alla disparità di genere o soltanto all’essere più bravo o meno. Possono esserci periodi dove alcune canzoni vanno meglio di altre, dove alcune vengono criticate e così via. Proprio per questo è difficile muoversi su questo terreno affermando con sicurezza che ciò sia dovuto ad una semplice differenze uomo e donna.
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La discografia è un mondo discriminatorio?

Alla domanda posta in merito alla discografia dove sembra esserci ancora una vivida disparità di genere e per questo nelle classifiche non abbiamo molte donne la cantante risponde in modo diretto. “Per me è una questione culturale. Perché i musicisti sono quasi tutti maschi? Perché quando sei bambina, nessuno ti dice vuoi provare a suonare la batteria?”.

“Ci sono cose da maschio e cose da femmina: il produttore è maschio, il fonico è maschio, il backliner è maschio; la bella voce è femmina”, questo ciò che ha dichiarato Annalisa. Da un lato è innegabile darle torto, alcuni ruoli sembrano essere preimpostati per gli uomini e ciò è dato principalmente da una questione culturale molto radicata e ciò avviene anche in molti altri settori, non solo musicale.
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Annalisa essendo un personaggio pubblico molto esposto, come ormai di consuetudine, è ormai vittima anche degli haters. Non solo, spesso ha subito episodi di sessismo, come lei stessa afferma: “Sui social devi essere vestita in un certo modo, atteggiarti in un altro, se canto io una canzone è una canzoncina, se la fa un maschio il giudizio è diverso”.

Insomma è anche vero che pensandoci bene è raro vedere uomini che si mettono ad ascoltare, cantare o ballare canzoni cantate da donne, mentre è scontato che le donne invece lo facciano. Siamo però sicuri che molti uomini sotto sotto, magari in segreto Mon Amour di Annalisa l’abbiano sentita e anche cantata a squarciagola.