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“NO significa NO”, l’Ue chiede una nuova norma contro la violenza sulle donne che in Italia non esiste. Ecco quale.

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“No significa no”, queste le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, rivolte ai governi e all’Europarlamento. Moltissimi paesi europei hanno già in vigore reati di stupro basati sulla sola negazione del consenso, mentre in molti altri, come in Italia, in particolar modo le pene di stupro si rifanno soltanto ad atti di violenza o abuso di potere e inganno. La Von der Leyen ha sottolineato il bisogno che anche gli altri europei comincino a mettersi in linea su questo prospetto. Il suo è stato un lungo discorso sullo Stato dell’Unione, un discorso necessario specialmente tenendo conto degli eventi ultimi, non solo in Italia, ma nel mondo. Solo ieri infatti vi avevamo parlato della Croazia che ha introdotto come reato il femminicidio aumentando la pena.
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Il discorso significativo di Ursula von der Leyen

“Non può esserci uguaglianza senza libertà dalla violenza”, queste le parole usate dalla Von der Leyen per mettere un punto alla violenza sulle donne. Ricordiamo anche che la Von der Leyen è la prima donna che si trova come direttrice nell’Esecutivo europeo. Il problema principale che è emerso è che per quanto l’Unione Europea sia unita, non risulta esserlo su tutto, bisogna quindi che sia creata una vera e propria “unione” su tutti i fronti, non concentrandosi soltanto sull’uguaglianza, ma anche sulla violenza di genere.
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“Qui vorrei che si trasformasse in legge un altro principio fondamentale, ovvero No significa No”, quello che viene richiesto quindi è che i paesi europei seguano l’esempio di altri paesi come Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Germania, Islanda e molti altri ancora. Quest’ultimi citati all’interno del proprio ordinamento legislativo hanno una norma che si basa principalmente sulla mancanza di consenso che deve essere considerata stupro. Molti paesi come l’Italia non hanno all’interno del proprio ordinamento ciò, ed è per questo che il NO deve essere traslato in una legge.

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Lo stupro in Italia è considerato tale se include violenza, abuso di autorità e minacce. Per adesso quindi solo 16 dei paesi europei, semplificando, hanno introdotto il NO. In Italia non vi è riferimento al principio del consenso. Ovviamente le parole della Von der Leyen sono state accolte in maniera positiva da tutti, anche con applausi. E’ anche vero che nel suo discorso molti potrebbero affermare che sono soltanto constatazioni ovvie e accolte da tutti, ma è anche vero che sono cose che ogni giorno dovrebbero essere dette.

Questo perché sfortunatamente non sembra chiaro a tutti, non è chiaro che il no sia un no, non è chiaro che non deve essere colpevolizzata la vittima, non è chiaro che non si deve uccidere per gelosia. Secondo l’UE quasi una donna su tre ha subito nella sua vita violenze fisiche e sessuali, avvenute da parte di partner, una donna su due invece ha subito sicuramente molestie sessuali.

Ovviamente in Italia non basta aggiungere una norma simile per porre fine a tutto ciò che sta accadendo, sono le leggi in merito che dovrebbero essere completamente riviste, perché per ora non sembrano funzionare, e non sembrano “spaventare” quelli che decidono di commettere atti ignobili come l’omicidio di una donna.