Milano invasa dai tifosi inglesi e tutti ricordiamo come finì anche tale evento a Roma quando fu presa d’assalto dai tifosi olandesi. Possiamo quindi affermare che alcune tifoserie, o meglio dire persone non hanno proprio idea di come ci si comporti rispettando gli altri e le città di cui sono ospiti. Lo stesso è successo a Milano dove una giornalista ha raccontato di come gli inglesi abbiamo riempito le metro e come sia rimasta intrappolata in mezzo a loro, sentendo le loro mani ovunque. Una sensazione che va oltre il disagio. In particolar modo tale evento avviene proprio a Milano città che attualmente in fatto di violenza è completamente fuori controllo. Un argomento che abbiamo già affrontato in passato in un primo articolo e poi un secondo. Una città che su questo aspetto sembra allo sbaraglio ed è incredibile pensare che non si possa tener controllo di una violenza dilagante. Seguono le dichiarazioni della giornalista molestata sulla metro a Milano dai tifosi inglesi del Newscastle.
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L’accaduto
Ritrovarsi a Milano che sia soli o in compagnia ormai non è un pensiero allettante per nessuno, tantomeno per gli stessi abitanti. Una violenza senza tregua e nessuno sembra fare niente, eppure ci chiediamo come sia possibile non tenere sotto controllo una città che sicuramente è più piccola di Roma. Partita di calcio tra Milan e Newcastle, cosa può andare storto? Beh l’arrivo dei tifosi inglesi a quanto pare. La Champions League ha dato agli hooligans il pretesto perfetto per venire a Milano e peggiore una situazione già irrecuperabile.
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Giovanna Fumarola è la giornalista che ha documentato l’accaduto, lei intrappolata in metro insieme ai tifosi che non si sono fatti problemi a metterle le mani addosso, come lei stessa dichiara. “Avevo le loro mani ovunque”, con queste parole descrive un momento per lei pericoloso. “Mentre scendevo mi hanno messo le mani addosso e non ho potuto fare niente, ho provato un profondo disgusto, come passeggera mi sono sentita indifesa”, e non possiamo far altro che condividere le sue parole e provare insieme a lei quel senso di disgusto e impotenza.
“Ho chiamato la polizia, ma al telefono non si sentiva nulla e la linea è caduta, a bordo eravamo da soli in balia di questo fiume di tifosi ubriachi, nessuno delle forze dell’ordine o dell’Atm era presente”. Eppure un evento simile richiederebbe uno schieramento di forze dell’ordine proprio per contenere episodi simili. Ci stupiamo? Stranamente no, avendo ascoltato testimonianze di altri atti di violenza perpetrati non solo contro donne, ma anche uomini, nella città di Milano, dove addirittura le forze dell’ordine sembrano impotenti e ci chiediamo in base a cosa.