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“Morta per intervento al seno”, Alessia Neboso perde la vita a 21 anni, ecco quando la chirurgia può essere pericolosa

Alessia Neboso, una ragazza di 21 anni è morta in questi giorni dopo essersi sottoposta ad un intervento chirurgico estetico al seno. Per la precisione un intervento di chirurgia estetico svolto presso la clinica Smeraglia a Napoli, qualche giorno dopo la ragazza ha cominciato ad accusare dei sintomi, dei forti dolori che l’hanno portata alla morte. Ma Alessia non è la prima ragazza che perde la vita dopo un intervento chirurgico, stessa sorte era accaduta ad una donna di 35 anni, Samantha Migliore, che aveva subito un intervento invece estetico non sicuro da una donna che è stata accusata d’omicidio. Se è vero che interventi estetici sono sempre più diffusi, è anche vero che alle volte bisogna porre l’attenzione sulla pericolosità di tali processi. Dietro la ricerca spasmodica o meno della perfezione ci sono rischi significativi che devono essere presi in considerazione.
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La storia di Alessia Neboso

Alessia Neboso si era sottoposta la mattina dell’11 settembre ad un intervento chirurgico estetico, dopo essere stata “dimessa” e le era stato consigliato di rimanere a casa, ha cominciato ad accusare i primi dolori. Come riposta anche il Mattino, per il dottore Feliciano Ciccarelli di Villa dei Fiori, “Il giorno 20 è arrivata in clinica in codice rosso e in condizioni critiche, morta per arresto cardiaco, ma gli organi erano irrimediabilmente compromessi”.
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Ciò che ha scaturito i dolori e che ha continuato a farla stare male sono stati problemi ai polmoni che hanno poi portato anche al collasso degli altri organi. L’intervento a cui la Neboso si era sottoposta era di mastoplastica additiva, il suo seno piccolo infatti era sempre stato per lei un problema e per sentirsi meglio con se stessa ha deciso di procedere con l’intervento. Adesso non resta che aspettare i risultati dell’autopsia predisposta, e sono iniziati i dovuti controlli anche nella clinica dove si è operata.

L’analoga morta di Samantha Migliore

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Samantha Migliore, 35 anni, un anno fa è deceduta a causa di un intervento estetico fatto all’interno della casa di Pamela Andress che si spacciava come estetista. La donna dopo la morte di Samantha era anche scappata, poiché la sua professione ed esperienza era completamente inventata. Alle pagine di Fanpage.it anche il marito di Samantha aveva rilasciato una dichiarazione in merito all’accaduto, prima della sentenza emessa nei confronti della Andress. “Mi aspetto giustizia, ha ucciso una persona e vuole uscirne pulita, almeno questa è la mia idea”, l’Andress aveva chiesto un patteggiamento.
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In seguito si è scoperto che la stessa era solita portare avanti interventi, per cui non aveva nessuna licenza medica, all’interno della sua abitazione e si faceva anche pagare. Pamela Andress era in verità un’organizzatrice d’eventi e Samantha si è fidata della persona sbagliata. L’intervento portato avanti era stato fatto per il seno, infatti la donna si era sottoposta ad alcune iniezioni di silicone. Una storia tragica, ma non l’unica.

Le conseguenze della chirurgia

Sappiamo che gli interventi chirurgici possono portare a cambiamenti non indifferente e possono donare a molte persone fiducia in se stessi. E’ lecito voler correggere un proprio difetto per sentirsi meglio e nessuno dovrebbe essere giudicato per questo, ma dovrebbe anche porre la dovuta attenzione sui metodi che vengono scelti, come nel caso di Samantha. E’ importante quindi consultare medici esperti e che abbiano una giusta qualifica.