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Maria Bonaventura è la giudice dei “10 secondi” e “la vittima complessata”, dopo le polemiche adesso si difende…

La giudice Maria Bonaventura viene chiamata nuovamente in causa, le sue sentenze assurde non sono state ben viste da nessuno e adesso l’attacco nei suoi confronti è molto duro. Le polemiche intorno alla giudice di “10 secondi non è reato” e “la vittima era complessata” non sembrano arrestarsi, le accuse arrivano direttamente da Bo Guerreschi, presidente della onlus “Bon’t Worry”, ma lei non ci sta e decide di rispondere. Specialmente ora che sono emersi nuovi dettagli circa il famoso caso di violenze sessuali del Capodanno 2021, dove sfortunatamente è di nuovo lei a capo del collegio.
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Le polemiche

Maria Bonaventura, presidente della quinta sezione collegiale, esperta in reati sessuali, ci tiene a rispondere a chi l’accusa di essere contro le donne. Il primo attacco arriva direttamente da Bo Guerreschi che ha rilasciato un’intervista alla Repubblica, presidente della onlus “Bon’t Worry”, “siamo di fronte a sentenze scritte da giudici donne in cui le donne non vengono credute e ridotte a quasi imputate.”

“Siamo oltre il diritto, si sta riducendo a coriandoli il Codice Rosso. Poi non lamentiamoci quando le denunce diminuiscono”, la richiesta della Guerreschi è ben precisa, e non ci gira molto intorno. “Chiedo l’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio, spero che a breve invii gli ispettori, questi verdetti lasciano senza parole e mi fanno pensare che lottiamo per qualcosa che la giustizia ci nega”.
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Ci teniamo anche a sottolineare come addirittura il New York Time abbiamo parlato della giudice chiamandola in causa in merito a delle sentenze che lasciano a bocca aperta non solo l’Italia. Dopo le polemiche e le accuse la giudice decide però di rispondere.

La giudice si difende

Ma tutto questo stupore da dove deriva? Non ho mai “esondato” dalla mia sfera di competenza, il mio ruolo mi conferisce autonomia e indipendenza ed è in ragione di questi principi che ho scritto la mia sentenza. A mio avviso i giudici devono esprimersi attraverso le proprie sentenze. Ho comunque in serbo una denuncia al Csm al quale inoltrerà una mia relazione dettagliata”, questo ciò che dichiara la giudice per difendersi. Per lei non si sono errori, né per il giudizio né nel linguaggio utilizzato.
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L’attacco diretto di Bo Guerreschi nasce dopo l’ennesimo trattamento incommentabile riservato alla giovane vittima di stupro del Capodanno 2021. La ragazza aveva richiesto una testimonianza in aula protetta, cosa che all’inizio le era stata concessa e dopo l’intervento dell’avvocato della difesa le è stato invece negato. Per ben cinque ore ha dovuto testimoniare con davanti il suo violentatore. “Un trattamento assurdo, finirà che sarà giudicata come una poco di buono”.

“C’è superficialità e mancanza di rispetto per la donna, il suo corpo e volontà”, sentenze che andandosi a sommare non faranno altro che creare dei precedenti inaccettabili. Non ci resta quindi che aspettare e vedere se la richiesta della Guerreschi verrà ascoltata e presa in considerazione.