Un fenomeno tanto interessante quanto problematico sta interessando l’opinione pubblica negli ultimi tempi. Molte donne sono più stanche rispetto agli uomini. Non è una questione di genere o una pretesa, ma è il risultato di uno studio condotto dalla Berlin Cameron, secondo cui il 68% delle donne intervistate avrebbe sviluppato sintomi burnout in sette giorni, mentre gli ultimi solo al 50%. Stiamo parlando dell’exhaustion gap.
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Secondo altri studi il divario tra stanchezza uomini-donne è raddoppiato rispetto al 2020, quindi una bella dose di colpa ce l’ha sicuramente anche la pandemia da Covid-19. Un’altra colpa principale è quella dello stress maggiore a cui le donne sono sottoposte giornale a causa di un mancato avanzamento o riconoscimento sul piano lavorativo.
Perché è raddoppiato l’exhaustion gap?
Le donne infatti svolgerebbero ben 21 ore di lavoro non retribuito in più rispetto agli uomini di cui vi avevamo parlato anche qui. L’exhaustion gap di base si riferisce a quella che è una differenza di stanchezza che si verifica in questi studi in modo diverso nei generi. La disparità quindi è dovuta ad un mix di fattori che comprendono l’aspetto sociale, biologico e culturale. Ai problemi lavorativi infatti, si aggiungono anche quelli familiari e tutto porta ad una stanchezza esagerata. Ovviamente non stiamo asserendo che gli uomini non siano stanchi, tutti in un qual modo lo siamo. Semplicemente la pressione sulle donne in questi ultimi anni è diventata sempre maggiore.
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Banalmente anche il solo tornare a casa da sole diventa uno stress non indifferente per le donne, con la paura costante di potersi imbattere in qualche malvivente o di essere seguite e così via. Sensazioni, sentimenti ed emozioni che non vanno sottovalutate assolutamente. Le donne quindi tendono ad avere a proprio carico il doppio del lavoro in combinazione con l’equilibrio carriera – famiglia, sono soggette anche a pressioni e discriminazioni importanti sul posto d’impiego. Se poi pensiamo anche al carico di lavori domestici che una donna deve fare anche all’interno della sfera privata domestica, allora capiamo bene come la stanchezza possa essere maggiore.
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Ciò però è anche dovuto ad una mancanza di supporto sociale, infatti sono veramente poche le reti di sostegno che possono aggravare maggiormente la fatica. Quindi come si può affrontare questo exhaustion gap?
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Come far fronte all’exhaustion gap?
Per affrontare l’exhaustion gap cosa possiamo fare? Prima di tutto dovrebbe essere prioritizzato il benessere, il prendersi cura di se stessi, prendersi anche una minima pausa per rilassare mente e corpo. Cercare di conseguenza anche di creare un equilibrio tra vita privata e lavoro, stabilire confini netti e dedicare tempo ad attività e sport.
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Chiedere innanzitutto supporto, chiedere aiuto quando ce n’è bisogno o delegare quando si arriva al punto di limite. Infine promuovere anche quella che è la parità del genere, sostenerla in ogni aspetto della vita per far sì che questo divario non ci sia più. L’exhaustion gap è quindi una realtà con cui molte donne si confrontano in continuazione e una promozione di qualità migliore della vita per tutti sarebbe sicuramente un ottimo passo.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Cosmopolitan