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“Un’eredità di disuguaglianza”: perché i Mondiali di calcio femminile non saranno trasmessi in tv

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Il calcio femminile dovrebbe avere la stessa visibilità di quello maschile. Invece ancora una volta viene oscurato il talento e l’importanza che tali giocatrici potrebbero trasmettere agli altri grazie all’uso di programmi o della televisione in generale. Il calcio è lo sport più amato al mondo e più seguito in Italia, allora perché i mondiali di calcio femminile non vengono trasmessi in televisione? Sta facendo discutere quello che viene già visto come un vero e proprio scandalo nel mondo dello sport. Seppur il calcio femminile sia in crescita costante, sembrano però esserci moltissimi ostacoli alla base della nostra società affinché possa avere una rilevanza simile a quella maschile.
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Il tema che sta per essere affrontato in questo momento è proprio quello che riguarda i diritti tv del mondiale di calcio femminile della prossima estate. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, in un tweet annuncia che è al lavoro per trovare degli accordi comuni verso le nostre TV e la Fifa per rendere visibili le nostre Azzurre. Sfortunatamente ancora una volta rispetto ad altre nazioni come la Francia o la Spagna, siamo noi Italia stessa ad essere in difetto. Infatti risulta essere la nostra l’offerta più bassa fatta per i diritti tv in merito al calcio femminile. La Fifa infatti richiede ben 10 milioni di euro, l’Italia invece ne ha offerto soltanto uno.

I campioni che si sono schierati a favore dei Mondiali femminili

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Un ulteriore problema che viene posto all’attenzione è la mancanza di un orario prime time. Infatti i Mondiali si svolgeranno in Australi e Nuova Zelanda e se prendiamo nota del fuso orario questi verranno trasmessi la mattina e non la sera. Ma a tal proposito anche campioni del mondo passati e conosciuti a tutti come Cannavaro, Pirlo o Toni hanno lanciato degli appelli affinché i mondiali possano essere trasmessi in Italia. Gianni Infantino, presidente della Fifa ha spiegato che ci si trova al limite del vergognoso e accettabile; “Non è una questione Fifa, maè una questione di rispetto per le donne, per il calcio femminile!”, questo ciò che ha dichiarato a Radio Rai.
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L’obiettivo principale come sempre è quello di eliminare la discriminazione di genere sempre crescente, anche nel settore dello sport. Le calciatrici femminili hanno dimostrato da sempre di essere delle giocatrici senza rivali, impegnate, competenti e appassionate. Questo però sembrerebbe non bastare affinché esse ottengano la stessa copertura mediatica del calcio maschile.

Perché trasmettere i Mondiali di calcio femminili?

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Perché i mondiali di calcio femminile non sono trasmessi, e perché sarebbe importante che ciò avvenga? Fondamentalmente come già detto per assottigliare di più quella che è una linea troppo marcata tra i generi e portare ancora di più ad una parità che ora sembra ancora lontana. Il primo passo per sostenere l’uguaglianza sarebbe proprio quello di trasmettere in questo caso il calcio femminile in televisione e partire proprio dallo sport per abbattere i preconcetti.
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Le giovani ragazze, le donne, hanno bisogno alle volte di modelli a cui ispirarsi e non sarebbe quindi il caso di sfruttare questa occasione? La televisione è un mezzo potentissimo e potrebbe mostrare modelli non solo ambiziosi, ma anche positivi e incoraggianti. Se poi vogliamo pensare ad un discorso economico allora perché non prendere in considerazione la catena che inizia con maggiore visibilità e si conclude con maggiori profitti, investimenti e sponsorizzazioni? Ciò che quindi dovrebbe essere richiesto è quello di riconoscere il valore del calcio femminile.

Fonte: Vanity Fair