L’estate porta con sé mare, sole e costumi. Proprio quest’ultimi possono molto spesso creare disagio o imbarazzo in chi li indossa, questo perché magari non ci si sente a proprio agio nel proprio corpo. Principalmente ciò che ci spaventa di più è anche il giudizio di chi sta intorno a noi, che troppo spesso si sente in diritto di poter giudicare l’altro. Quindi l’imbarazzo dalla cosiddetta “prova costume” non è un fenomeno isolato, ma diffuso globalmente.
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Se siamo in imbarazzo qual è la causa?
Potremmo dare in primis la colpa alla nostra società e anche ai social. Infatti, invece di sensibilizzare su determinati argomenti, non si fa altro che promuovere un ideale di bellezza, di fisico e di magrezza sbagliatissimo. Siamo abituati ad influencer o star che postano foto dove sono in perfetta forma fisica facendoci credere che è così che un corpo dovrebbe essere. Salvo poi magari incontrarle per strada e accorgersi che anche loro sono l’opposto di quello che mostrano.
L’uso di Photoshop non è infatti sconosciuto a nessuno, sappiamo che moltissime persone ricorrono a programmi simili per modificare le proprie foto o addirittura video. In questo ovviamente non aiutano nemmeno i tanti famosi filtri famosi su Instagram. La famosa “prova costume” però non solo è un termine ormai diffuso, ma lo possiamo trovare in qualsiasi pubblicità, in qualsiasi servizio televisivo tanto da arrivare a farne un’ossessione.
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Di questo problema vero e proprio ne ha parlato anche la psicoterapeuta Sara Colognesi su la Repubblica. Ciò che risulta sbagliato come asserisce anche lei è proprio il concetto di prova costume, perché nessuno dovrebbe definire l’indossare un costume e andare al mare come una prova. Dovrebbe invece essere trasmesso un messaggio differente.
“Diet talk e fat talk sono considerati normali nella nostra società, sono pervasive: ce li ritroviamo al bar, in televisione, sui social e così via. Comprendere da dove nascono queste dinamiche è molto importante per iniziare a decostruirle”, questo quanto dichiara la psicoterapeuta. A proposito di Diet Talk ne avevamo già parlato in merito alla vicenda delle “almond mom” sfortunatamente sempre più famose su Tik Tok.
“Imbarazzo e vergogna non nascono solo da dentro la persona che le prova, ma da dinamiche sociali e sistemiche che vengono poi interiorizzate […] Le persone che provano imbarazzo nell’esporre il proprio corpo rischiano di essere colpevolizzate anche proprio per quell’imbarazzo”, continua Sara Colognesi.
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Paura della società
La paura costante di non essere all’altezza di determinati standard che sono poi promossi dalla società attanaglia sempre più durante l’estate. L’avere troppa cellulite, che alla fine tutte le donne hanno, chi più e chi meno, l’aver preso qualche kg in più rispetto l’anno passato e così via creano in ogni donna il timore di essere giudicate in modo severo da chi è presente magari al mare.
In merito a questo sarebbe di massima importanza sensibilizzare quanto più possibile sull’argomento, nonostante già lo si stia facendo. Messaggi di body positivity dovrebbero partire in primo lugo dai social per far sì che questi siano diffusi a tutta la società. In particolar modo dovrebbero raggiungere le ragazzine, come le donne adulte.