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La pelle è intelligente: lo studio che dimostra che sa distinguere stimoli positivi e negativi

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La pelle è intelligente. Tanto da riconoscere e distinguere gli stimoli positivi da quelli negativi ed utilizzarli per mantenere l’epidermide in condizioni ottimali, migliorandone le capacità riparative e di difesa. A scoprirlo, in decenni di ricerche scientifiche, Clé de Peau Beauté, luxury brand del gruppo Shiseido che, non a caso, significa letteralmente “la chiave alla bellezza della pelle”. Il marchio ha fatto tesoro delle sue scoperte per poi sviluppare nuove tecnologie che si approcciano alla pelle proprio come ad un organo pensante. Risultati sorprendenti, che sono stati illustrati la scorsa estate, durante un evento che Clé de Peau Beauté ha tenuto a Tokyo: in questo contesto gli invitati hanno potuto visitare i suoi laboratori per comprendere le tecnologie e la ricerca alla base del suo innovativo approccio alla skincare.
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Network genetico della pelle, cos’è e come si individua

Allo Shiseido Global Innovation Center di Yokohama, è stato poi presentato per la prima volta il network genetico della pelle, composto da un collettivo, interno che opera indipendentemente dalla rete neuronale che alimenta il cervello. L’intelligenza della pelle è stata mostrata anche visivamente grazie alla collaborazione con l’artista giapponese Rafik Anadol, che, sulla base dei cluster di dati forniti dall’azienda, ha creato l’installazione immersiva “Unseen Intelligence”. Vera e propria mission dell’azienda, fin dalla sua nascita nel 1982, è sbloccare il vero potenziale della pelle, sviluppando prodotti d’avanguardia nei suoi laboratori, consapevole che per ottenere buoni risultati nella cura della pelle, della sua elasticità e della sua fermezza, vengono in aiuto anche buone pratiche da osservare tutti i giorni. Per questo il brand ha messo a punto un’innovativa routine di massaggio: il Lifting V-Force Exercise, ideato per migliorare la fisica cutanea andando ad agire sui muscoli piloerettori, che con il passare del tempo si indeboliscono e contribuiscono alla perdita della definizione del volto. Ed è proprio insieme a questa routine che si dispiega tutto il potenziale “quadrimensionale” del Firming Serum Supreme. Da un lato, gli esercizi facciali aiutano a rafforzare la tenuta superficiale della pelle; dall’altro, il potente Root Hybrid Complex utilizzato nella formula del siero va ad agire sulle strutture antigravità all’interno della pelle.

C’è poi un’altra componente chiave della sua formula ed è lo Skin-Empowering Illuminator, l’ultima versione del complesso Illuminating Complex EX, esclusivo di Clé de Peau Beauté. Idratando e rinnovando la pelle, aiuta a potenziarne l’intelligenza e a renderla più radiosa. In effetti, test effettuati su un campione di 29 donne che hanno utilizzato il siero e praticato la routine di Clé de Peau Beauté hanno evidenziato come in due settimane la pelle sia risultata più soda del 10% e più elastica del 52% lungo l’ovale. In quattro settimane, la visibilità dei cedimenti si riduce e i contorni del viso risultano più definiti.