Cos’è la sologamia? E’ un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più ed è arrivato adesso anche in Italia. Nella città di Roma è l’artista Elena Ketra che porta una performance digitale della soligamia spiegando cosa sia in realtà. In parole semplici è l’atto di sposare se stessi e non è stato compiuto solo da Elena Ketra, ma anche da un’altra donna qualche anno fa, ovvero Alessandra Rizzi. Dove nasce questo fenomeno?
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Dove nasce la sologamia?
La soligamia ha origine in Giappone e rappresenta la pratica di sposare se stessi. Sappiamo che ogni tanto questa osservazione “mi sposo con me stesso”, quando non troviamo un partner è diventata una battuta, ma è una battuta diventata realtà. La soligamia ha comunque radici antiche perché si lega direttamente ad una filosofia intimista che ha come obiettivo la cura di sè.
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Esiste un’agenzia di matrimonio che ha creato dei veri e propri pacchetti pensati per una cerimonia dove non c’è l’ombra di uno sposo. E’ possibile scegliere un abito, le acconciature, trucco, soggiorno in hotel e anche di creare un album fotografico dei ricordi.
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Insomma un servizio completo come una vera cerimonia che probabilmente comincerà a diffondersi sempre più anche qui in Italia. Elena Ketra ha dichiarato che la soligamia è “presa di coscienza di sè e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là del diktat estetico o sociale o sessuale. L’inclusione sociale parte in primis da noi stessi”.
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L’allestimento creato da Ketra è in realtà un progetto chiamato Sologamy che avrà una sua area dove sarà possibile sposarsi con se stessi soltanto inserendo i propri dati tramite uno schermo. Verrà poi rilasciato un vero certificato di matrimonio sologamico. “Imparare ad amare se stessi è necessario per poter amare in modo libero ogni altro essere umano” questo ciò che afferma l’artista.
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Sono molte però le testimonianze raccolte durante gli anni di donne che hanno deciso di sposarsi con se stesse e alcune hanno dichiarato “mi sentivo bellissima, come se avessi vinto una lotteria o qualcosa del genere, una regina. Mi sentivo importante per me stessa, come se fossi qualcuno. Una sensazione che devi sentire nella tua anima”.