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“Lo cullava durante la riunione”, il VIDEO di Calenda con in braccio il figlio della collega. Perché ci stupisce tanto?

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Carlo Calenda che tiene in braccio un bambino, precisamente il figlio di Giulia Pastorella, deputata e vice presidente di Azione. Un gesto normalissimo, quanto tenero, riportato da tantissime testate giornalistiche. Allora perché parlarne? Perché siamo sempre soliti in questa società quasi demonizzare le donne, anzi le lavoratrici con i figli. Invece eccoci qui con Calenda che prende in braccio il figlio della collega durante la riunione. E’ pur vero che ciò non potrà essere un atto solito in ogni posto di lavoro, è giusto ovviamente specificarlo, come è giusto anche porre l’attenzione su un evento simile.
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Carlo Calenda con un bambino in braccio

Una riunione del partito dovrebbe essere un momento lavorativo rispettato da tutti, e allora se si presenta una collega con il proprio figlio cosa si fa? Ovviamente lo si accoglie, se uno ne ha l’occasione e nel mentre lo culla anche teneramente. Questo il gesto di Carlo Calenda che oggi sta facendo intenerire i cuori di molti. Da un semplice gesto è nata una riflessione sulla società di oggi e sulle privazioni che una donna che decide di diventare madre deve sperimentare sul lavoro.
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I motivi ovviamente sono molti, primo tra tutti l’impossibilità alle volte di poter tornare tranquille a lavoro dopo un congedo di maternità. Questo perché l’assenza di giusti asili nidi anche interni alle aziende non permettono completa libertà. Le donne sembrano quindi avere molto difficoltà nel gestire lavoro e vita privata, poiché anche la società non offre aiuti adeguati.

La foto di Calenda che ha fatto il giro del web non dovrebbe farci sospirare di sollievo, perché vedere un uomo in queste vesti ci stupisce? Siamo nel 2023, dovrebbe essere la routine e invece non sembra esserlo, ma questo sicuramente ci fan ben sperare. Infatti per venire incontro alle esigenze di tutti, anche gli uomini all’interno delle aziende e non potrebbero offrire il loro aiuto li dove ce n’è bisogno.

Impossibile quindi non pensare alla discriminazione di genere, ma anche alla mancanza di parità tra i sessi. Ci troviamo di fronte a cambi culturali che sono oggettivamente troppo lenti, gli stereotipi sono inoltre profondamente radicati ed estirparli non è semplice. La sorpresa nel vedere Calenda è un risultato dell’evoluzione in atto tra i ruoli di genere nella società odierna.