Dopo gli eventi degli ultimi mesi, in primis lo stupro di Palermo, l’attenzione è stata posta sull’utilizzo dei porno specialmente da parte dei minori. Arriva quindi adesso uno stop dei siti porno ai minori, e il tutto verrà presentato in una proposta di legge. Infatti, molti hanno pensato che uno stupro di gruppo si avvicinasse a ciò che viene visto nei porno e con l’idea di replicarlo, e con l’idea sbagliata che passa della figura della donna. Ve ne avevamo parlato anche nel nostro sondaggio, una delle prime persone ad esporsi per sottolineare come ci sia bisogno di un divieto è stato proprio Rocco Siffredi. Lo stesso si era rivolto direttamente alla ministra Roccella, e adesso il governo è pronto per presentare una proposta di legge con divieto sul porno per i minori.
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La proposta di legge
L’obiettivo è limitare il porno ai più giovani, in particolare ai minori, ma come si può fare? In molti altri paesi oltre l’Italia sono stati fatti dei passi dei giganti in merito a ciò, e sono state adottate misure differenti per limitare il porno ai minori. In prima linea per portare avanti la proposta di legge riguardante il porno abbiamo la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. La sua idea principale è quella di porre una verifica dell’età e una certificazione annessa sicuramente molto più utile del semplice “se hai 18 anni clicca SI oppure NO”.
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Tutto questo è possibile se viene creata una vera e propria struttura di controllo in merito ai dati anagrafici, e bisogna controllare che la legge venga messa in pratica da tutti i siti. E’ anche vero che da anni in moltissimi siti anche non porno, esiste il cosiddetto Parental Control, ma siamo sicuri che funzioni veramente senza falla alcuna? Se da un lato è possibile rendere realtà il controllo dell’età, dall’altro ci sono rischi evidenti per la privacy.
Documento d’identità o uso dello SPID?
Infatti se deve essere certificata l’età può essere richiesto di inserire un documento d’identità, oppure di accedere al sito tramite SPID. Allo stesso tempo moltissimi altri Stati hanno cercato una soluzione, e un esempio in Europa è forse la Germania. Nel 2021 nel paese è stato approvato lo Youth Protection Act, ogni piattaforma secondo questo modello deve adottare delle misure precauzionali che prevedono inoltre quasi 100 modi diversi di verificare e certificare l’età.
“Non è prevista una censura, ma una tutela dei minori”, questa l’intenzione della ministra Roccella. Informata anche dal Garante per la privacy, l’unica possibilità adottabile per portare a compimento la proposta di legge è la certificazione dell’età tramite terzi. “Dobbiamo rendere i siti responsabili della certificazione dell’età ma senza affidare loro i dati degli utenti”, queste le dichiarazioni rilasciate in merito. Non è quindi ancora chiaro come avverrà la certificazione dell’età, ma è necessario porre un divieto che funzioni nel migliore dei modi.
Il divieto per i siti porno nasce dalla necessità di prevenire la violenza contro le donne e deve essere attuata anche su un altro fronte, ovvero quello dell’educazione, come vi avevamo già anticipato in questo articolo.