Arisa era una delle ex-madrine più attese al Gay Pride di quest’anno di Milano a Roma, e invece le è stato consigliato di non presentarsi affatto. Perché questo cambiamento improvviso nella comunità LGBTQ+? A causa di alcune dichiarazioni di Arisa sulla premier Giorgia Meloni, parole che non sono passate in osservate e non sono state sicuramente viste di buon occhio. Vediamo però insieme cos’ha dichiarato Arisa in merito alla Meloni e come ha reagito quando ha scoperto di essere esclusa dal Pride.
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La voce di Arisa ha quindi attirato il pubblico, ma non sicuramente per le sue doti canore in questo caso. In un’intervista rilasciata a Peter Gomez, conduttore del programma “La confessione” su NOVE, ha dichiarato di stimare molto la Meloni alla domanda se le piacesse o meno. Senza la minima esitazione ha risposto prontamente “Si, e questa cosa mi verrà contro e tutti i miei amici mi hanno sconsigliato di fare questo discorso perché tutti mi avrebbero additato come fascista.”
Le forti dichiarazioni di Arisa in merito Giorgia Meloni
Dopo ciò che ha asserito la famosa cantante, possiamo quindi ben capire perché tali esternazioni e giudizi non siano piaciuti alla comunità LGBTQ+ specialmente ora che vede sempre più in bilico i propri diritti a causa del nuovo governo. Infatti più di una volta il nome stesso di Giorgia Meloni è stato accostato a posizioni politiche viste come ostili nei confronti dei diritti LGBTQ+ e altre minoranze. Quindi molti si sono chiesti come un’icona tale, Arisa, ex-madrina del Pride 2022, abbia potuto sostenere tale figura politica. Il Pride rappresenta un momento importantissimo per la comunità, offre un’opportunità fondamentale per celebrare l’identità di genere e orientamento sessuale in un contesto come quello di inclusione e accettazione.
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Molti sostengono che Arisa abbia diritto alla libertà di pensiero come tutti noi, e chi siamo per impedirglielo, ma alle volte le parole hanno un peso e una persona in mostra come lei dovrebbe forse riflettere più attentamente ai pensieri esternati. In particolar modo se contrastano l’iniziativa della comunità LGBTQ+.
“Lei si comporta come una mamma severa e spaventata, madre di più figli e bisogna che faccia cose che vadano bene per tutti. A uno dei quattro figli può sembrare che agisca in modo … ma ci vuole tempo, e da parte nostra c’è bisogno di un cambio di atteggiamento non in lotta, ma verso il dialogo”.
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La forte decisione degli organizzatori del Pride 2023
Le dichiarazioni positive di Arisa su Giorgia Meloni hanno generato forti critiche nella comunità LGBTQ+. Proprio per questo è arrivata quella che è stata una decisione drastica. Infatti il manager della cantante ha ricevuto un “consiglio” da parte degli organizzatori del Pride consigliandole di non presentarsi a Milano a causa dell’ipotesi che molti membri possano metterla in imbarazzo. A seguito di ciò Arisa ha quindi deciso anche di non presentarsi la Pride di Roma, che ha comunque augurato un buon Pride a tutti concludendo il suo sfogo con “La diversità è fatta di opinioni, di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi”.
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Ovviamente gli haters come i sostenitori non hanno tardato nell’arrivare sotto i post della stessa Arisa su Instagram, divisi tra chi ha cominciato ad insultarla anche privatamente, e chi invece ha appoggiato la libertà di pensiero di cui voleva farsi portatrice la cantante. L’intervento di Arisa sulla Meloni ha quindi generato diversi dibattiti oltre a quello della libertà di pensiero, come per la critica sociale e il ruolo degli artisti nella società. In merito a quest’ultimo, essendo gli artisti personaggi di rilievo specialmente oggigiorno grazie ai social, dovrebbero forse essere più consapevoli della responsabilità sociale e non che deriva dalla loro popolarità.
FONTE: Il Paragone