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Sara Penelope Robin, chi è la tiktoker di Caivano che ha conquistato l’Italia – VIDEO

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Ha 32 anni e, improvvisamente, ha trovato la celebrità sui social grazie a due armi nascoste ma non troppo: il napoletano verace e il correttore aranciato.

Sara Penelope Robin è il nuovo fenomeno di TikTok che piace a tutti, ma proprio a tutti: tra i suoi fan anche Fiorella Mannoia e Alessandro Gassman. Ora, come da copione, dopo un anno di video virali anche per lei è giunto il momento di un libro. E poi chissà, dal libro, che non si passi a qualcosa di più.

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Sara Penelope Robin, dal lavoro nel digitale ai video di TikTok

Del suo successo esplosivo ha parlato a Il Corriere del Mezzogiorno, a cui ha spiegato che il segreto del suo successo non lo sa neanche lei bene quale sia. Viene da Caivano, che purtroppo sui giornali ci finisce spesso per i motivi più drammatici e tristi: lui ci è nata e ne ha tratto il meglio, trasformando la sua schiettezza campana e dialettale in linguaggio mainstream. Il boom è arrivato con il celebre video in cui si trucca e che ha dato il via ai tormentoni, al “chi ce l’ha mis en cap” riferito alle nuove schiavitù della cosmesi: il contouring, il correttore aranciato, il blush, i pori da nascondere: “È il bisogno di fare questa cosa, chi ce l’ha mis in cap, io non capisco. Ma che fai, non te lo metti il correttore aranciato? E poi che penserà di me Jennifer Lopez?”.

Il video sul make up

Non c’è studio bensì spontaneità nella creazione del personaggio di Sara Penelope Robin: “Una mattina mi sono svegliata con le occhiaie più profonde del solito e ho improvvisato il tutto…Mai avrei immaginato che mi facesse svoltare così. Persino Fiorella Mannoia, che è un mito per me, a partire da quel video mi ha inondato la pagina di like”.

Il napoletano verace e le parolacce: “Mio modo per esprimere contrarietà”

Sara Penelope Robin non recita priva di armi ha svariate competenze e ad un certo punto ha deciso di usarle e credere in se stessa. “Lavoravo ormai da anni creando contenuti digitali e video per le aziende, come social media manager” ha dichiarato “Avevo un po’ messo da parte la mia passione e i miei percorsi da attrice, che mi hanno portato anche a studiare Cinema all’Università di Roma Tre. Poi tra un impegno e l’altro mi sono detta che qualche possibilità potevo darmela e ho creato un canale su TikTok per veicolare i miei monologhi”.

C’è chi la considera troppo verace e priva di filtri, ma lei ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, di questo linguaggio senza freni: “Per me il dialetto napoletano vero è quello terra terra, farcito anche da parolacce. E poi è il mio modo per esprimere contrarietà a quella finta correttezza imposta, a quella necessità di addolcire qualsiasi contenuto, alla censura che ormai condiziona la nostra libertà di esprimerci”.

C’è tanta spontaneità, ma anche rigore: per lei i social sono uno strumento tanto prezioso quanto non sottovalutabile. “Vanno usati con attenzione. E regolati”, dice: “Noi italiani veicoliamo i nostri contenuti su piattaforme di paesi che non hanno la stessa attenzione del nostro verso la tutela di una serie di diritti e rischi. Questo ci deve far riflettere. Qualcosa dovrebbe cambiare. Penso soprattutto ai pericoli per i ragazzini, ai contenuti violenti e ai messaggi sbagliati veicolati”.