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“Come far sentire inadeguate le madri”, che cos’è il mom-shaming?

Cosa succede quando le donne adottato quello che viene definito mom-shaming? Letteralmente intendiamo “far vergognare la madre”, ovvero puntare il dito contro le madri sottolineando insicurezza, inadeguatezza, errori e così via, ma nel tempo è diventata una vera e propria pratica discriminante che sta rovinando la società. Molte volte è anche possibile fare mom-shaming senza accorgersene, magari dire qualcosa che può minare la sensibilità delle mamme che siedono al tavolo con voi, altre volte è invece mirata e il modo più subdolo è che avviene attraverso modi e metodi molto sottili. Ma cos’è il mom shaming?
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cos'è mom shaming

Che cos’è il mom-shaming?

Il mom-shaming è letteralmente gettare vergogna sulle madri, se c’è chi lo fa in modo involontario, c’è invece chi lo fa proprio per uno scopo. Serve specialmente per far sentire inadeguata l’altra persona, o farla veramente vergognare anche in una situazione pubblica. Un esempio può essere quello che si verifica durante un allattamento al seno. Le madri scelgono di allattare al seno i propri figli, ma ultimamente ricorrono anche al latte in polvere o a pratiche diverse. Per questo motivo vengono discriminate ed è uno dei motivi principali per far vergognare una donna e non farla sentire una vera madre.
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Ci sono madri che pensano di essere migliori di altre, ma le peggiori forse sono quelle donne che credono di sapere tutto sulla maternità senza aver mai provato “l’esperienza” e nonostante tutto si sentono in diritto di criticare. Questo avviene magari quando un bambino imparata troppo tardi a camminare o a parlare e quindi si fa ricadere la colpa sulla madre, ponendo domande come “non pensi che a quest’ora dovrebbe già saper pronunciare qualche parola?”, oppure “perché il tuo bambino ancora gattona a quest’età?“.

Ciò che dovrebbe farci veramente pensare è il fatto che nella società odierna sembra veramente semplice incolpare le madri per ogni cosa, oppure farle sentire non all’altezza. Sembra così facile ridurre a zero la loro autostima. Questo accade anche quando si critica in modo aspro la scelta della donna di tornare subito a lavoro dopo aver avuto un bambino, quando la società si aspetterebbe un comportamento “consono”, quindi hai avuto un bambino? Bene ora il tuo compito è rimanere a casa con lui fino ai 18 anni.

Il mom-shaming però non comprende solo critiche verso i comportamenti e le scelte, ma addirittura la critiche al fisico delle donne. Non è un segreto che dopo il parto il corpo possa cambiare ulteriormente come durante la gravidanza, ed è proprio su questo punto che alcune persone cercano di “girare il dito nella piaga”. Questo succede usando termini che sembrerebbero innocenti, ma invece hanno un effetto non indifferente, pensiamo ad esempio alla domanda “non hai ancora perso il peso dopo aver dato alla luce il tuo bambino?”.

Il mom-shaming quindi sembra dilagare sempre di più, ed è peggiorato nel momento in cui la società ha deciso di puntare tutto sui social. Le vite perfette degli altri mostrare in continuazione, e i commenti che provengono direttamente da haters che credono di essere in diritto di giudicare chi vogliono, quando vogliono e come vogliono.