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“Da Pavarotti a Samantha Cristoforetti, donna e scienziata”, chi ci sarà sulle nuove banconote?

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Un concorso per scegliere “il personaggio” da porre sulle nuove banconote degli euro? E’ un’indagine che sta portando avanti Banca d’Italia e tutti i cittadini europei potranno votare il loro preferito entro la giornata di domani. Tra i personaggi in lizza ci sarebbe anche la nostra Samantha Cristoforetti. Una vittoria importante, non solo avere una donna sulle banconote, ma anche una donna giovane, in gamba e una scienziata. Proprio in merito a ciò possiamo pensare a come durante gli anni e i secoli le donne siano state discriminate anche in ambito proprio scientifico. Ve ne avevamo parlato anche qui.
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nuove banconote samantha cristoforetti

I personaggi italiani in lista

Banca d’Italia sta conducendo un’indagine per quanto riguarda i personaggi che saranno posti sulle nuove banconote che entreranno però in circolazione soltanto dal 2026. Tra i vari tra cui scegliere e che i cittadini europei possono votare entro domani, troviamo nomi dei tempi passati come Vivaldi, Puccini o anche Pavarotti. Le figure storiche non vengono di sicuro disdegnate quindi ecco che appaiono i nomi di Galileo Galilei, Copernico e il grande Giulio Cesare.
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Non solo personaggi, ma anche i monumenti potranno apparire sulle banconote, e quindi come poter escludere dalla lista il Colosseo, Circo Massimo e Vaticano? Ogni banconota dovrà presentare in tutto e per tutto “la nostra comune identità europea” come ribadisce anche la presidente della Bce, Christine Lagarde. In tutto sono stati individuati ben 84 gruppi e 422 partecipanti secondo le tematiche scelte, tenendo in considerazione età ed altre informazioni legate al sociale.

Tra i nomi in lizza compare anche quello di Luca Parmitano e di Samantha Cristoforetti. Non possiamo quindi che esserne contenti e andarne fieri.

Discriminazione nella scienza

discriminazione di genere stem

Trovare tra i tantissimi nomi quello di Samantha Cristoforetti non deve essere motivo d’orgoglio solo per gli italiani, ma in particolare per le donne, le donne impiegate nel campo della scienza. Perché? Perché sappiamo che nel campo della scienza, come in molti altri la discriminazione di genere sia ancora presente, seppur in parte minore rispetto al passato. Alcuni pregiudizi sono però ancora forti da “distruggere”.
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Proprio in uno studio e statistiche riportate dall’Internazionale, vediamo come nel 2012 in Italia le donne sono state il 62,2 % dei neolaureati, la percentuale però comincia a scendere se pensiamo alle neolaureate Stem. Ancora oggi infatti gli uomini rappresentano il 63,9% dei ricercatori nel settore e 60% sul totale.

Passati 5 anni dalla propria laurea nel settore Stem le donne soffrono quello che è un divario salariale netto e più alto rispetto agli altri settori, infatti gli uomini arrivano a guadagnare quasi il 15% in più. Non dobbiamo però dimenticare che probabilmente molti paesi rispetto all’Italia proprio in questo settore è ancora indietro, sarebbe infatti vitale poter vantare un numero maggiore di tali lavori per avere anche maggiori opportunità di crescita.