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“Non riguarda sfera sportiva”, Manolo Portanova condannato per stupro potrà giocare con la Reggiana. Le proteste

Non Da Sola e Non una di meno unite per protestare contro il calciatore Manolo Portanova.
Portanova del Genoa, che giocherà per la Reggiana, è stato condannato in primo grado a sei anni per stupro e lesioni dolose eppure giocherà lo stesso in campo, ma arrivano le proteste. Queste le parole del Tribunale del calcio “non siamo noi che decidiamo”, per il tribunale federale Nazionale del Coni il calciatore potrà essere tesserato come sempre dalla Reggiana. Loro non hanno giurisdizione e la sua condanna è esterna alla sfera sportiva.
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La vicenda

Manolo Portanova è stato trovato colpevole di stupro di gruppo e lesioni in primo grado insieme anche a suo fratello all’epoca minorenne. Appena ventunenne il ragazzo durante una festa a casa sua invitò una ragazza coetanea, i due si appartano, ma nella stanza entrano altri tre ragazzi. Il 6 dicembre 2022 arriva la sentenza. “Non vorrei più vedere giocare colui che ha leso mia figlia. Detto questo capisco che la legge preveda che la punizione venga applicata dopo la sentenza definita” queste le parole del padre della ragazza violentata dal calciatore.
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Contro la decisione non solo Non da Sola e Non una di Meno, ma anche molti partiti come il Pd. Adesso l’opinione pubblica si divide tra alcuni tifosi che rivogliono il giocatore in campo e chi ovviamente si ribella a quest’assurda opportunità. Un’opportunità che il ragazzo sicuramente non merita.

Questa vicenda scuote nelle fondamenta anche quella che è la sfera sportiva, per quanto il tribunale del Coni non abbia giurisdizione, e mostra ancora una volta come il mondo del calcio ormai sia allo sbaraglio. Uno sport che nel tempo è diventato sempre peggiore, pur unendo tifoserie da tutto il mondo, è innegabile quanto al suo interno ci sia tossicità. Sotto i suoi post Instagram si leggono solo messaggi di incoraggiamento, come “benvenuto a Reggio Emilia, fino al terzo grado è innocente, non ti curare di loro pensa solo a salvarci”. Chiaro esempio di come per alcuni il calcio possa diventare una sorta di “malattia” offuscando il giudizio in modo assurdo.
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Le proteste per Portanova condannato per stupro

Ciò che forse ha scosso tutti è anche il fatto che da parte della Reggiana in merito ci sia stato solo silenzio, abbiamo ormai capito grazie anche ad altri avvenimenti passati, che il silenzio sembra essere adottato da chi comunque sa di essere nel torto. D’altronde il silenzio è assenso. Le femministe riunite davanti ai cancelli si uniscono in cori indignati “Ci aspettavamo questo giudizio da parte del garante, ma la giustizia sportiva non esiste. Lo stesso Coni aveva ascoltato cinque giocatori che avevano commesso un reato analogo, stupro di gruppo.”

E continuano dichiarando “questo è un oltraggio a Reggio, nonostante parte della città si sia ribellata. Siamo garantiste anche noi, tutt’altro che giustizialiste, però in questo caso un giudizio c’è stato e il calciatore è colpevole fino a prova contraria. Oggi non dovrebbe calcare i campi”.

Un esempio ancora maggiore di quanto ormai il calcio sia stato rovinato in primis anche dai tifosi, infatti le manifestanti hanno cercato un confronto con i tifosi, ovviamente inesistente ricevendo anche commenti non lusinghieri. Cos’altro dire? Crediamo che ciò possa descrivere veramente al meglio in che società tossica anche sportiva continuiamo a vivere.