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“Una terribile notizia”. Tina Turner, l’icona del girl power ci ha lasciati.

La regina del Rock ci ha lasciati. All’età di 83 anni, mercoledì 23 maggio 2023 è morta Tina Turner. Una donna, un’icona, una leggenda. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto il mondo della musica che ora piange una delle sue paladine. Una carriera durata per ben 40 anni e alle spalle dei numeri sorprendenti contando quasi 200 milioni di copie vendute per i suoi dischi. Nel suo docufilm del 2021, intitolato “Tina” ha raccontato la sua vita, ha parlato a cuore aperto della povertà, delle violenze subite dal marito e della rinascita con il mondo della musica e tantissime altre difficoltà che ha dovuto superare.
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Tina Turner e l’incubo vissuto

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foto dal trailer del docufilm “Tina” (2021)


Tina Turner, il cui vero nome era Anna Mae Bullock con gli anni, con i suoi successi, trasmettendo tutto il suo girl power, è diventata un simbolo per tutte noi donne. Turner ha vissuto una vita da ribelle, la prima ribellione fra tutte fu quella portata avanti contro il suo ex-marito. L’uomo, Ike, fin dall’inizio, da quando lei aveva 17 anni diventa più che un compagno, sarà per lei un mentore, ma anche un carceriere. Nel 1958 Tina Turner era già una ragazza madre, con il primo figlio Craig, e dopo aver deciso di fidanzarsi con Ike ecco che anni dopo nasce il secondo figlio. Proprio in questo periodo il marito comincia a diventare violento. Tina subisce senza sosta, sa che deve lasciarlo, ma non ci riesce. Quando anche i figli cominciano a soffrire questa situazione comprende che è l’ora di fare le valigie. Con solo 36 centesimi in tasca la Turner scappa di casa con i figli.
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La rinascita dopo il divorzio

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foto dal trailer del docufilm “Tina” (2021)


Dopo il divorzio, le violenze fisiche e psicologiche subite, inizia finalmente una nuova vita, lontana dal marito violento e da ulteriori sofferenze. L’unica cosa che le rimane è il suo nome, Tina Turner, infatti dal divorzio non ottiene nulla, non ottiene una casa e tanto meno dei soldi. Una self-made woman a tutti gli effetti. Nel 1986 il suo nome comparirà sulla Hollywood Walk of Fame e negli anni avvenire il suo nome diventerà indimenticabile, come la sua carriera. Ma le difficoltà non finisco per la cantante, si ritroverà infatti a dover superare con una forza inaudita prima del 2018 il suicidio del primo figlio e poi nel 2022 la morte per cancro del secondo figlio. Due perdite che segneranno nel profondo la Turner, ma la sua energia, la sua voglia di rialzarsi e continuare a vivere seppur aggrappata ai bei ricordi con i figli non spariranno mai.

Tina Turner, una musa ispiratrice per noi donne


Come già detto Tina Turner divenne un vero e proprio emblema del girl power, e ancora di più un’icona di stile, di vita e di moda. I suoi bellissimi capelli e i vestiti audaci erano mirati a colpire, affascinare e a non farsi mai dimenticare. Sapeva tenere il palco come nessun’altro, sapeva come intrattenere innanzitutto, come muoversi, come ballare, come far anche indignare. Talmente tanto che il frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger chiese proprio a lei lezioni di ballo. Il suo intento però era anche un altro, quello di mostrare come una donna possa essere tanto forte, mostrare con fierezza anche quelle ferite più profonde, ma non lasciarsi mai abbattere da esse, anzi cercare in tutti i modi di rinascere proprio da quelle. Il suo era un desiderio di libertà finalmente, di potenza e ribellione. Possiamo sicuramente asserire che è riuscita nel suo intento, lasciandoci un’eredità da portare alta sul palmo della mano.

Fonte: The Washington Post