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Carlotta Bertotti, modella e influencer, racconta la sua vita con il Nevo di Ota: come superare la paura e mostrarsi al mondo

Carlotta Bertotti, modella e influencer, racconta la sua vita con il Nevo di Ota: come superare la paura e mostrarsi al mondo

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Carlotta Bertotti ha dovuto combattere contro il suo corpo, e in difesa del suo corpo, due volte: una a 8 anni, quando sul suo viso ha cominciato a comparire un enorme macchia bluastra, poi qualificata come Nevo di Ota. La seconda a 12 anni quando ha scoperto di avere un tumore al cervello che l’ha portata ad avere una paralisi che solo ora e con grande fatica ha quasi sconfitto del tutto. Lei, pochi anni fa, ha deciso di non mascherarsi più: ha accettato di condividere con il mondo il suo nevo e mostrare al mondo una nuova forma di bellezza che ha cominciato ad amare e che ora vuole condividere con tutto il mondo.
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Carlotta Bertotti racconta “la prima volta”: quando mostrò il nevo di Ota a tutti quanti

Fino ai suoi 18 anni ha nascosto la macchia sul suo viso: se ne vergognava, non si sentiva a suo agio. Poi, in occasione di una gita scolastica, ha deciso di mostrarsi ai suoi compagni di classe come era in realtà. Lo ha raccontato a Il Corriere della Sera: “Era l’anno della maturità, il 2018. Durante la gita scolastica a Valencia. Mi ero fatta un piano, doveva accadere durante il primo giorno. Ma mi ero anche lasciata la possibilità, all’ultimo, di cambiare idea”. Alla fine non ha cambiato idea ed è uscita dalla sua stanza truccata: non si è però fatta fotografare perché “Avevo deciso di preparare un post preciso per comunicarlo al mondo. In quella foto, io non ci sono”. Lei, infatti, si era preparata per comunicarlo anche attraverso i social: “riguarda molto la cosiddetta Generazione Z. Da un lato non hai un confronto personale, dall’altro hai un’esistenza, un’identità online. In quel periodo, avevo una grande mania del controllo, quella foto esulava da ciò che avevo in mente e andai in tilt. Il 12 agosto, qualche mese dopo, mi ristruccai in Sicilia, davanti ai miei amici del mare. Uno di loro mi disse: “Io lo so da sempre”. Quando tornai a Torino mi esposi senza trucco”. Per lei ora la macchia sul viso è un vero vanto: “Se prima non riuscivo a specchiarmi, oggi non faccio altro che guardarla perché mi piace molto esteticamente”.

Carlotta Bertotti e il tumore al cervello, la seconda battaglia della sua vita

Il nevo non ha rappresentato l’unico problema di salute per Carlotta. A 12 anni scoprì di avere un tumore al cervello: “Eravamo al mare e io non facevo il bagno, credevo di avere l’otite. Ma era da tempo che avevo dei disturbi, la pediatra sosteneva che avessi un’anoressia nervosa. Mia nonna, che è una donna forte e decisionista, mi porta da lui. Che, non so dire come abbia fatto senza neppure una risonanza, capisce immediatamente che ho un tumore alla testa e me lo dice (…) Sono stata operata al Cto. Il problema non era il cancro, che era benigno, ma la sua posizione. Poco tempo prima una ragazza era stata operata dello stesso mio caso ed era rimasta completamente in uno stato vegetativo”. Ora il suo volto è al 90% lo stesso di prima, ma sono stati necessari anni di fisioterapia e logopedia per guarire dalla paralisi.