4b Movement o Movimento 4b dei Quattro NO, solo negli ultimi tempi se ne sta parlando sempre di più, ma che cos’è principalmente? E’ un movimento femminista che sta prendendo piede in Corea del Sud e affronta molte delle tematiche sociali, economiche e politiche. Quello che però porta avanti a spada tratta è anche un concetto quasi provocatorio, ma anche molto audace ovvero: un mondo senza uomini. Il gruppo femminista si aggrappa quindi a quello che è un rifiuto degli uomini, così come dei figli e del sesso.
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La cultura patriarcale in questo paese è più forte che mai e radicata profondamente nella società. Il tutto nasce principalmente da un articolo pubblicato sul The Cut dove viene raccontata inizialmente quella che è la storia di Youngumi che ha concesso un’intervista. Parliamo di un paese dove i casi che riguardano il revenge porn o i femminicidi sono all’ordine del giorno, pensando anche banalmente alle spy cam, però questi sono tutti reati che poi di base non vengono perseguiti.
I 4 NO che vengono “suggeriti” dal movimento
Il movimento per la prima volta guadagna attenzione nel paese nel 2018, il momento in cui le donne coreane hanno deciso di staccarsi da quello che è un ideale di bellezza proposto fino allo sfinimento e quasi imposto dalla società. Il nome del movimento però prende origine dai termini coreani che iniziano paradossalmente proprio con la lettera “b”. Parliamo quindi di “bihon” rifiuto per il matrimonio eterosessuale, “bisekseu” rigiuro per relazioni sessuali, “biyeonae” ovvero il rifiuto per relazioni e “bichulsan” il no ai figli. Ben 4 NO che ci risuonano senza sosta che portano a quelle che sono le battaglie principali delle donne coreane.
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Negli ultimi mesi si è parlato anche ampiamente del problema della natalità che sta interessando la Corea del Sud e per questo il movimento femminista che rifiuta queste quattro cose e che elimina del tutto gli uomini dalla sfera relazionale sta diventando un problema. Ancora di più dalla diffusione dell’hashtag #nomarriage.
Un altro movimento che sta dilagando insieme al 4b Movement è “Escape the Corset” un altro movimento femminista che si rivolta contro gli standard di bellezza imposti nel paese unendo la protesta tramite alcuni video in cui le donne distruggono dei trucchi. Questi due movimenti sono stati considerati da un sociologo della Stanford University come le forme più radicali di femminismo nella storia della Corea del Sud.
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Le donne della Corea del Sud non sono tutelate
Su The Cut il movimento viene descritto come “posizione ideologica, ma anche stile di vita”, un movimento appunto che preferirebbe un mondo senza uomini. Le pressioni a cui sono sottoposte le donne in Corea del Sud sono inimmaginabili, quindi anche solo pensare di dover convolare a nozze con un uomo coreano getta le più nello sconforto.
La protezione delle donne in Corea del Sud sembra ancora molto lontana. Secondo testimonianze dirette di molteplici donne il sistema permette una continua esposizione molto semplice a quelli che sono abusi e violenze sotto varie forme. Quindi queste donne non desiderano l’estinzione degli uomini, semplicemente cambiare quelle che sono le dinamiche di genere radicali e configurate. L’idea di “eliminare” gli uomini e di dire NO alle 4 B è un modo per mettere in discussione stereotipi radicati. Sperando così di promuovere un cambiamento nella società.
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Il coraggio di queste donne è ovviamente ammirevole. Infatti non solo mettono in discussione loro stesse, ma si stanno ribellando ad una società e un sistema che non le tutela minimamente e non accenna a far sì che la disuguaglianza di genere venga estirpata. L’obiettivo è quello di creare una società più inclusiva dove le donne coreane possano sentirsi al sicuro e libere.
Fonte: The Cut