Ema Stokholma è conosciuta ai più giovani per essere un’ex modella di brand famosissimi come Versace o Dolce & Gabbana, ma anche dj e conduttrice radiofonica di successo. Brava, spigliata e senza peli sulla lingua potremmo dire, a Metropolis Extra parla in particolar modo anche delle violenze sulle donne. “Abbiamo il diritto di ubriacarci e portare la minigonna”, queste le sue parole, un insegnamento di libertà sicuramente per le donne, viste dichiarazioni controverse e avvenimenti ultimi.
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“Bisogna esporsi”
Le parole di Ema Stokholma non sono sicuramente parole casuali, ma si riferiscono a ultime dichiarazioni controverse che hanno fatto molto discutere. Ovvero quelle di Giambruno, ormai potremmo dire conosciuto principalmente per l’associazione “donne ubriache” e l’incontro con il “lupo”, di cui vi avevamo già parlato in questo articolo qui. Nonostante il giornalista abbia cercato di chiarire il suo punto di vista e ciò che intendeva dire, che secondo lui è stato completamente travisato, le sue dichiarazioni sono ancora prese esempio come un esempio sbagliato. Esempio sbagliato inteso il modo in cui ci si pone in merito ad argomenti come femminicidi o stupri ricorrenti.
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Nell’intervista l’argomento è approfondito nel momento in cui si parla anche della correlazione tra giovani e social. Ormai si è abituati a postare qualsiasi cosa sui social, tramite stories, reel e post, alcune volte vengono usati per normalizzare determinate situazioni, altre volte invece l’uso che se ne fa non è dei più salutari. In particolar modo ciò che pubblichi alle volte può essere usato contro di te, prendendo come esempio il caso dello stupro di Palermo e della ragazza che ha pubblicato sul suo Instagram delle stories mentre era a ballare.
Cose che dovrebbero essere normali, e che in una situazione del genere può essere usata come “accusa”, o espediente per giustificare gli aggressori. Siamo tutti concordi su questa cosa, che vivere in un mondo simile alle volte è uno “schifo” nel vero senso della parola. “Bisogna continuare ad esporsi, qualsiasi cosa io faccia non è colpa mia”, queste le parole della Stokholma anche il merito ai recenti avvenimenti. E continua affermando, “Per tanto anni ho pensato di essere fortunata perché non mi era mai successo niente, tutte quelle volte che, qualche mano allungata, qualche video sotto il vestito, qualche molestia, anche io l’ho subita, però non mi sembravano molestie perché non lo sembravano all’epoca, se qualcuno ti metteva una mano sul sedere non dicevi mi hanno molestata. Oggi le molestie hanno un nome”.
“Possiamo ballare, fregarcene e ballare”
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E a proposito di abbigliamento, di come le donne si vestono e adesso hanno quasi paura di vestirsi dichiara “Io quelle minigonne continuerò a metterle”. Un altro femminicidio ha segnato l’Italia, quello della donna uccisa dall’ex compagno che sui social inoltre faceva video con il suo pancione e parlava della discriminazione. Affermava che la parità tra uomo e donna non esiste, ma sarà sempre così? A questa domanda risponde anche Ema Stokholma “Non sarà sempre così, cambierà questa cosa, adesso abbiamo una voce che prima non avevamo, abbiamo anche i social per poterlo fare”.
“Dobbiamo continuare a ballare, a fregarcene e anche ad ubriacarci”, queste le parole con cui Ema Stokholma conclude l’argomento in merito alla violenza contro le donne e i femminicidi. Un grido di libertà per tutte le donne che ora spaventate non pensano più di avere e bisogna lottare per continuare a far valere i propri diritti, sperando di sconfiggere pregiudizi ormai stantii.