A Bologna una donna italiana di 30 anni è stata salvata da una farmacista grazie al “signal for help”, il segnale in codice per le violenze, fortunatamente è stato subito riconosciuto. E’ partito subito l’allarme e l’arresto per il compagno che la violentava e teneva segregata. L’uomo attualmente è in carcere e accusato di violenza sessuale, maltrattamenti e anche sequestro di persona.
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Il signal for help, o anche gesto internazionale d’aiuto consiste in un linguaggio non verbale dove la donna in questo caso ha posto davanti all’altra persona quattro dita che si aprono e poi si chiudono a pugno. Una richiesta d’aiuto “mi serve supporto, ma non posso parlare”. Questo semplice gesto le ha salvato la vita.
L’accaduto
La ragazza è entrata giorni fa in una farmacia che si trova a Porta San Vitale e ha chiesto aiuto alla farmacista tramite questo gesto. Fortunatamente un gesto che è stato subito riconosciuto e sono state prontamente chiamate le forze dell’ordine. La ragazza aveva da sei anni una relazione con un ragazzo gambiano di 30 anni, da subito però erano iniziati i problemi.
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Il ragazzo ha cominciato ad avere atteggiamenti violenti e morbosi nei confronti della sua compagna che poi stanca della situazione ha finalmente deciso di lasciarlo. L’uomo non si è dato però per vinto e ha continuato ad importunare la ragazza che aveva anche sporto denuncia presso i carabinieri tanto che viene subito attivato il codice rosso come da protocollo.
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La ragazza però una volta rincasata ha trovato l’ex ad aspettarla e qui si è consumata la violenza nei suoi confronti. Lei sperando di convincerlo ad andarsene confessa di averlo denunciato e lui quindi la tiene in ostaggio dentro casa per un giorno intero violentandola. Lui quindi dopo averla violentata e probabilmente picchiata la costringe a ritirare la denuncia.
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Davanti la farmacia, quando i due escono per raggiungere la caserma, finge un malore. Così la donna ha chiesto aiuto con il segnale in codice per le violenze e subito è intervenuta la polizia arrivata sul posto. L’ennesimo caso di violenza sulle donne che potremmo quasi dire si conclude in maniera positiva. L’uomo è in stato di fermo e la ragazza per adesso è libera dalla presenza del compagno.