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La pillola anticoncezionale non sarà più gratuita?

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La pillola anticoncezionale non sarà più gratuita? Oggi è arrivata la notizia, l’Aifa non ha dato la sua autorizzazione a procedere per rendere gratis la pillola anticoncezionale. Solo mesi fa già si esultava finalmente per una vittoria inaspettata, quella di poter acquistare in modo gratuito la pillola. Dopo la battaglia portata avanti per anni, con scarsi risultati, in merito all’IVA troppo alta sull’acquisto degli assorbenti, sembra essersi smosso un qualcosa.

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Non solo la pillola anticoncezionale, ma anche la cosiddetta PrEp (farmaco per la prevenzione per il virus dell’HIV) sarebbe stata resa gratuita. La possibilità di avere questi farmaci completamente rimborsati da Servizio sanitario nazionale sembrava quasi assurda, e invece tale decisione era già diventata storicamente importante e decisiva. Lo Stato ovviamente avrebbe accusato un costo non indifferente di quasi 140 milioni di euro l’anno, prezzo sicuramente minore invece per la PrEp.

Perché lo stop alla pillola anticoncezionale gratuita?

Ovviamente sapevamo che tutto ciò non sarebbe stato semplice, le opzioni da vagliare erano molte, le decisioni da prendere ancora di più. Inizialmente si pensava che tutte le pillole potessero essere gratuite, salvo poi specificare che soltanto le più economiche probabilmente sarebbero state accessibili a tutti. Bisognava quindi capire quali tra i tanti medicinali potessero essere resi effettivamente rimborsabili e gratuiti.

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Eccoci però di nuovo ad una battuta d’arresto che era stata già preannunciata. L’Aifa infatti ha deciso di fare un dietrofront e ha deciso di approfondire maggiormente i costi e le categorie di donne che potranno beneficiare di tale misura. Queste decisioni però non verranno prese direttamente da loro, ma anche dal CTS e dal CPR. Ma questa decisione di fermare la proposta è stata presa solo da Aifa?

Probabilmente l’Agenzia Italiana del Farmaco potrebbe aver subito delle pressioni esterne, anche politiche contro questa novità tanto voluta e attesa. Adesso non resta che capire a quali fasce d’età sarà permesso acquistare in modo gratuito la pillola. Una decisione sicuramente più che ragionevole da prendere, così da poter rendere anche sicuro l’acquisto. Probabilmente potrebbe non essere l’unica ragione per cui tale scelta è stata ostruita. Oltre ad una presa di coscienza improvvisa dell’Aifa in merito a ciò anche i costi saranno da valutare nuovamente.

A quando è rinviata la decisione?

Sfortunatamente sono molte le correnti che scorrono velocemente contro l’ufficializzare l’acquisto gratuito della pillola. Basti pensare che quando divenne virale la notizia e la novità associazioni Pro Vita cominciarono a dichiararsi contrarie a questa scelta. Asserendo che avrebbero potuto mettere a rischio la natalità del paese e descrivendo il tutto come pericoloso. Per ora la pillola può essere data in modo gratuito soltanto in alcuni consultori familiari in giro per l’Italia, come in Emilia Romagna, la Toscana, Puglia e Piemonte.

Non ci resta quindi che attendere e vedere se tale decisione verrà rinviata nuovamente.

Fonte: La Repubblica