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Lo stupro di gruppo di Palermo, il più recente a Parco Verde Caivano, e ancora le violenze sessuali che sono stati “protagonisti” della cronaca nera italiana. Moltissime persone dell’opinione pubblica, e non, hanno affrontato queste tematiche legandole in particolar modo al porno e all’uso online che se ne fa, navigando su siti come PornHub e quant’altro. In primis lo stupro di Palermo è stato anche commentato da Rocco Siffredi che ha lanciato un vero e proprio appello al governo: “ai giovani serve la cultura del rispetto, educazione sessuale e divieto di accesso libero alla pornografia”. In tanti infatti hanno accostato l’accaduto a ciò che ogni ragazzo potrebbe vedere su internet, accedendo ai siti pornografici, e da lì potrebbe nascere l’idea di ricreare uno scenario simile. Il divieto per i più giovani inoltre è stato proposto in prima persona anche dalla Ministra per la famiglia, Eugenia Roccella.

Forse uno dei problemi principali è la totale assenza nella maggior parte delle scuole di un’educazione sessuale. Se i ragazzi venissero educati e fin da subito “istruiti” probabilmente diminuirebbero vicende simili, un’istruzione ed educazione totale anche genitoriale che si allontani dalla cultura e società patriarcale ancora troppo presente. La stessa Dacia Maraini sostiene infatti che “viviamo in uno stato di degrado culturale nel quale i ragazzi si nutrono di pornografia, perché non esiste nessuna forma di educazione sentimentale”. E voi cosa ne pensate? La visione di video pornografici può influire ed essere legata alle violenze sessuali?

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