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“L’ex condannato a 11 anni la perseguita dai domiciliari”: una ragazza si suicida per paura di nuove violenze

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Una ragazza romena di soli 33 anni si è suicidata per paura di nuove violenze da parte del suo ex. Un dramma che ha avuto luogo nella città di Caltanissetta e che getta ancora una volta l’ombra sulla giustizia e sul rispetto delle leggi. A fine giugno la ragazza aveva sporto denuncia per stalking contro il ragazzo suo coetaneo ottenendo una condanna a 11 anni, peccato che lui dai domiciliari abbia continuato a perseguitarla.
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La vicenda

Come riporta anche il giornale romeno Ziarul Romanesc, la ragazza era riuscita a farlo condannare a 11 anni per lesioni, minacce di morte e anche violenze sessuali ripetute. La sua denuncia è stata prontamente accolta e portata avanti dalla Procura generale di Caltanissetta che ad aprile aveva avuto la condanna. In via eccezionale e in tempi record, Fabiola Furnari, PG, ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare ottenendolo. La donna infatti aveva ritenuto l’uomo molto pericoloso e l’imputato dagli arresti domiciliari era passato subito in carcere.

A nulla però è servito l’intervento immediato della giustizia questa volta. Infatti la ragazza impaurita delle continue violenze che avrebbe potuto subire nuovamente ha deciso di togliersi la vita. A 33 anni quindi si è suicidata a causa del suo ex ragazzo, di 26 anni, Razvan Birzoi.
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Nel 2020 per alcuni mesi i due avevano avuto una relazione fin da subito molto difficile che spesso e volentieri sfociava in violenze sessuali. Nonostante la prima denuncia con successiva condanna la ragazza si era presentata nuovamente davanti le forze dell’Ordine. Infatti mentre il ragazzo si trovava agli arresti domiciliari ha continuato a minacciare ed impaurire la ragazza.

Ci si chiede e si indaga ora sul come il ragazzo abbia potuto continuare a molestare anche se ai domiciliari la ragazza. Sfortunatamente la paura di tornare al punto di partenza e subire di nuovo ciò che stava cercando di superare non ha lasciato scampo alla donna. Il suicidio in quel momento per lei è sembrata l’unica salvezza da una relazione altamente pericolosa e violenta.
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