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Arrestato il 17enne che ha ucciso a coltellate la ragazza romana a Primavalle: ecco i possibili moventi.

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Dopo una lunga notte di interrogatorio da parte della procura dei minori, è stato arrestato con l’accusa di omicidio un diciassettenne di Roma, di famiglia originaria dello Sri Lanka, per il femminicidio della ragazza di Primavalle, Michelle Maria Causi, accoltellata e abbandonata in un sacco della spazzatura nel carrello della spesa.

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo avrebbe ucciso a coltellate la ragazza, forse dopo una lite, e trascinato il povero corpo senza vita all’interno di un carrello della spesa in una passeggiata di quattro minuti a piedi per le strade del quartiere Primavalle di Roma per poi disfarsi del fagotto con i resti abbandonandolo presso il muro di cinta di un parco, poco distante da alcuni cassonetti.
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La passeggiata di 350 metri, avvenuta intorno alle ore 16 del 28 giugno, è stata notata da almeno un residente del quartiere, il quale, vedendo che dal carrello sgocciolava del sangue, ha subito allertato la polizia. Arrivati sul posto, gli agenti hanno fatto la macabra scoperta: dentro la busta c’era il corpo di Michele, accoltellata su più punti del corpo. Le tracce di sangue lasciate lungo il percorso hanno portato gli inquirenti alla palazzina di Via Dusmet, dove abita il ragazzo con la madre, dove hanno trovato macchie rosse anche nel pianerottolo e sulle scale. Quando è stato bloccato dalla polizia, il minorenne aveva ancora le scarpe sporche di sangue.

Il movente non è ancora chiaro. La polizia non ha ancora stabilito se i due giovani fossero sentimentalmente legati o soltanto amici. Tra le ipotesi iniziali anche una possibile gravidanza della ragazza, smentita però qualche ora dopo dagli stessi inquirenti. L’ipotesi su cui si concentrano le indagini è che il delitto sia arrivato al culmine di una violenta lite tra i due ragazzi, di cui sono testimoni alcuni residenti della palazzina. “Tra le 15:30 e le 16 io e mia moglie abbiamo sentito urlare”, ha riferito uno dei residenti della palazzina, “e non erano semplici schiamazzi” riporta Il Messaggero. Il racconto sarebbe stato confermato da altri condomini.

Gli inquirenti per ora hanno potuto solo confermare che la ragazza è stata accoltellato diverse volte dall’assassino, al collo la schiena e gli arti, probabilmente in preda a un raptus. L’omicidio risalirebbe diverse ore prima del ritrovamento, ma non è escluso che Michelle possa anche essere morta da qualche giorno; sarà l’autopsia ora a stabilirlo.

Michelle frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, che si trova a breve distanza dal luogo in cui è stato trovato il cadavere. Un compagno di scuola l’ha descritta Michelle come “una ragazza intelligente ma un po’ agitata, ma è normale in un quartiere difficile come questo”.

La violenza contro le donne è ormai un problema sistemico. La morte di Michelle è un’altra testimonianza del pericolo che molte giovani affrontano ogni giorno in Italia per il solo fatto di essere donne. Dobbiamo porre fine alla cultura dell’impunità che permette ad atrocità come queste di accadere. Chiediamo giustizia per Michelle e per tutte le donne che sono vittime di violenza.