La Commissione Ue per le libertà e i diritti delle donne hanno presentato una proposta secondo la quale il sesso non consensuale debba essere considerato stupro in tutti i Paesi membri dell’Unione. Questa proposta ovviamente è stata presentata dopo attente valutazioni e dopo aver capito che viviamo in una società dove, come dice la letteratura femminista, è sempre più radicata la cultura dello stupro. Ciò è dimostrato da dati, da femminicidi e ancora tanti altri casi di violenza sulle donne. Quindi il sesso senza consenso deve essere considerato stupro.
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Cosa chiedono gli eurodeputati
Quello che deve essere promosso, che deve essere diffuso partendo anche dall’educazione principale è la tutale delle donne, così come la difesa contro ogni forma di violenza o ingiustizia basata soltanto su una differenza di genere. Il sesso non consensuale non può essere definito diversamente da stupro. Viene chiesto in primis dagli eurodeputati di aggiungere “paura e intimidazione all’elenco dei fattori che precludono il libero processo decisionale, come il consenso debba essere valutato tenendo conto delle circostante specifiche”.
Adesso si attende in questo mese di luglio l’approvazione delle richieste mosse dalla plenaria dell’Eurocamera. Porteranno poi ai negoziati tra i vari paesi dell’Ue per raggiungere un accordo finale. Viene chiesto di inserire anche l’aggravante. Questo quando ci si trova in situazioni particolari per la vittima con disagi psicologici, vittime di tratta, stato di gravidanza e così via.
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Ulteriore aggravante potrà anche essere l’atteggiamento che sia degradante, umiliante o inumano, un altro tema affrontato è anche quello del “revenge porn”. In merito a questo proprio gli eurodeputati chiedono una definizione corretta e più ampia di materiale intimo che viene diffuso senza consenso. Si arriverebbe così a classificare il revenge porn come molestia informatica.
Il cambiamento parte dalla Spagna
Già lo scorso anno da parte della Spagna era arrivata una risposta significativa per sopprime con il tempo quella che è la cultura dello stupro. E’ stata infatti approvata la Legge sulla libertà sessuale che prende nome dal suo slogan ovvero “Solo si es si”. Rappresenta la legge più avanzata tra quelle europee degli altri paesi. La distinzione tra abuso e aggressione sessuale è stata eliminata di netto, poiché questa obbligava in precedenza la vittima a dimostrare di essersi opposta.
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“Si comprenderà che il consenso c’è solo quando è stato liberamente espresso con atti che esprimono chiaramente la volontà della persona”, come si può leggere nel testo di legge. L’attenzione era stata posta anche sui femminicidi che sarebbero stati considerati “la violazione più grave dei diritti umani vincolati alle violenze sessuali”. La legge prevede inoltre l’apertura di centri di crisi aperti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 pronti a dare sostegno psicologico, giuridico e anche sociale.
Già vi avevamo parlato dei passi in avanti fatti dalla politica e legge spagnola anche nel caso del congedo mestruale. Delle vittorie importantissime per le donne che in Spagna sembrano essere tutelate in ogni modo possibile. Non ci resta quindi che attendere ora il voto della plenaria per cui sesso senza consenso venga considerato stupro in ogni paese europeo, proposto dalla commissione ue per le libertà e i diritti delle donne.