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“Non dobbiamo più coprirci”: in Catalogna le donne hanno vinto. Potranno mettersi in topless

Le donne hanno vinto e in Catalogna nelle piscine pubbliche potranno mettersi in topless. Una vittoria inaspettata, quando importante per la Catalogna, come per la società mondiale in generale. Il governo catalano in un comunicato ha sottolineato come questo sia un passo fondamentale verso non solo l’inclusività delle donne, ma anche un modo efficace per evitare quella che è la sessualizzazione delle donne.
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In particolar modo prendendo ad esempio questo importante cambiamento si va a combattere non solo la sessualizzazione di corpi femminili, ma anche la discriminazione. Il governo, infatti, ha fatto leva sulla loro legge del 2020 basata sull’uguaglianza. In questo viene vietato di discriminare a tutti i comuni le persone solo per la loro etnia, colore della pelle, abbigliamento e anche aspetto fisico. Ovviamente tale legge negli anni non è stata rispettate e le donne dovevano indossare obbligatoriamente, seguendo delle ordinande, sia slip che parte superiore del costume in modo da coprire il seno.

Multa per i comuni che non rispetteranno la legge


A tal proposito si erano unite in una lotta senza freno il gruppo femminista Mugrons Lliures, che da sempre impegnato nell’eliminare la discriminazione di genere, è riuscito ad ottenere questa “vittoria” notevole. In merito sono state molte le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del gruppo, Mariona Trabal,si tratta di una questione di parità di genere, gli uomini potevano e le donne no”. Come troppo spesso accade, e continua asserendo “non sappiamo perché ci abbiano messo così tanto, ma siamo molto contente”.
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Quindi finalmente le donne potranno girare in topless nelle piscine pubbliche, argomento che da tempo veniva affrontato anche in un paese come la Germania. Proprio a Berlino infatti già nel mese di marzo si stava spingendo per consentire alle donne di andare in topless nelle piscine pubbliche.


Il governo catalano ha espressamente affermato che “proibire alle donne di stare a torso nudo nelle piscine pubbliche è discriminazione”. Ogni comune adesso dovrà rispettare l’ordine del governo, la pena altrimenti ammonterebbe a ben 500.000 euro. Anche la BBC ne parla riportando anche ciò che ha detto il governo regionale della Catalogna, ovvero “sono atti che escludono una parte della popolazione dall’accesso a determinati servizi”.
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In alcune piscine comunali sfortunatamente tale provvedimento non sarà preso sul serio, ci sarà ancora chi deciderà di vietare il topless. Moltissime negli anni le denunce da parte delle donne che costrette a coprire il proprio corpo. È però ora di smetterla di sessualizzare il corpo delle donne. Basta vietare loro di poter andare in topless in piscina o sconvolgersi di un topless anche in spiaggia.


Inoltre la legge del 2020 non solo cercava di tutelare questo aspetto della discriminazione contro le donne, ma stabiliva anche che l’allattamento al seno in pubblico doveva essere consentito. La lettera che adesso il governo ha di nuovo diffuso è un promemoria che dovrà assolutamente essere rispettato.