Anni fa l’Ansa aveva già comunicato in un suo articolo che per denunciare le violenze in casa si era diffuso l’uso delle emoji nel proprio profilo di Facebook. Proprio nel 2020 durante la pandemia da Covid-19 infatti si temeva per le donne che vittime di violenze sarebbe rimaste chiuse in quarantena. Di ieri è invece la notizia di una donna che ha chiesto aiuto ad una sua amica proprio inviandole un’emoji con il pollice all’insù. La donna, cinquantenne, stava denunciando tramite questo semplice messaggio il compagno che la stava di nuovo picchiando.
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La vicenda
L’amica della donna non ha sicuramente indugiato, conoscendo l’uso dell’emoji, ed ha inviato l’allarme anche ai carabinieri a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia. Quando gli agenti sono accorsi sul posto hanno trovato la donna con un livido sull’occhio, scoprendo poi che era stata proprio colpita due volte anche alle tempie dai pugni del compagno. Durante le domande dei militari però la donna non ha detto nulla di nocivo sul compagno, anzi con l’unico filo di voce che le rimaneva ha dichiarato che “tutto va bene”.
Una bugia evidente, poiché è intervenuta proprio la figlia di appena 12 anni che ha “denunciato” il padre. La bambina che aveva assistito a tutta la scena e si era anche messa tra la madre e il compagno cercando di difenderla ha ammesso che il padre stava picchiando la mamma: “Arrestate papà, perché picchia la mamma”. Queste le parole della bambina che spaventata ha cercato così di avvertire i carabinieri della tentata fuga del padre.
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La fuga impedita grazie alla figlia
Infatti, l’uomo stava scappando, ma uno degli agenti è riuscito a raggiungerlo sul retro della casa mentre stava già facendo le valigie. È stato poi arrestato, portava con se anche un coltello come arma, e portato in caserma per l’interrogatorio. Una storia per ora potremmo dire a lieto fine. Da anni andavano avanti i soprusi verso la donna, una violenza domestica terminata con questo ultimo episodio.
Fortunatamente sia la donna colpita all’occhio e alla tempia sta bene e anche la figlia non ha riportato ferite, sicuramente solo un grande shock e spavento. L’uomo è tuttora detenuto nel carcere di Napoli, Poggioreale, dove sarà accusato di maltrattamenti contro familiari.
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In pochissimi giorni siamo già a più di tre episodi di violenza sulle donne e tentati omicidi, numeri già spaventosi di cui vi avevamo parlato qui, e che entro la fine dell’anno se impuniti potranno solo che continuare.
Fonte: NapoliToday